
Creatività: cos’è e come stimolarla
Sulla Creatività sono state scritte pagine e pagine di parole, anche tra gli psicologi sembra non esistere una definizione univoca, anzi, alcune teorie che riguardano la creatività sembrano addirittura contraddirsi.
Einstein l’ha definita meravigliosamente chiamandola “intelligenza che si diverte”.
Diciamo che, facendo un sunto, essa può essere definita come la capacità di:
– modificare e migliorare i metodi esistenti combinando gli elementi a disposizione in modo innovativo e funzionale al risultato;
– trovare idee o soluzioni originali;
– creare ex novo situazioni e modus operandi mai tentati prima.
L’elenco è un po’ vago, proprio a voler sottolineare la difficoltà di descrivere in maniera minuziosa un processo così personale, atipico, che non segue nessuna regola e non replicabile, quale è il processo creativo.
Ma perché, per noi, è così importante?
Lo è perché insieme al Problem Solving e al Pensiero Critico, rappresenta la terza Soft Skills indicata dal WEF – World Economic Forum come una delle competenze più richieste dal mondo del lavoro di oggi.
Quello che sappiamo per certo è che la creatività richiede tempo e odia la fretta.
Qualche esempio?
Secondo i critici, Dante scrisse la Divina Commedia tra il 1304/07 e il 1321
e a Thomas Edison ci vollero circa 1.600 tentativi prima di inventare una lampadina che funzionasse.
I famosi “lampi di genio” sono in realtà eventi estremamente rari.
Le più grandi menti creative della nostra storia hanno dimostrato che il processo creativo può richiedere anni e anni di duro lavoro.
Pablo Picasso sosteneva che “L’ispirazione esiste: ma deve trovarti già al lavoro”.
E se lo dice lui… 🙂
Dunque: come si allena e si sviluppa la creatività?
Fermo restando quanto appena detto, ci sono delle azioni che effettivamente fungono da “allenamento funzionale” alla stimolazione di questa abilità.
– Prima cosa da fare: esci da casa o dall’ufficio.
Le idee valide, originali, innovative, non ti verranno stando tutto il tempo all’interno di una “scatola” a guardare un monitor (che è un’altra “scatola”!).
E visto che sei già all’aperto, un po’ di attività fisica con il conseguente rilascio di endorfine nell’organismo, non guasta di certo… anzi!
– Circondati di persone interessanti: non persone che parlano di pettegolezzi da quartiere, o – peggio ancora – che criticano indebitamente chiunque incontrano.
Le persone che vale la pena frequentare sono quelle che discutono di idee e progetti, quelle che ragionano in grande e usano il loro tempo in maniera costruttiva.
– Mentre sei con persone interessanti, approfittane per fare del sano brainstorming, nel caso tu abbia necessità di un confronto su una questione che ti sta a cuore.
La genialità ama la compagnia.
– Abituati ad appuntare su un taccuino cartaceo (o digitale) ogni baluginio di genialità che ti si affaccia alla mente quotidianamente, e tornaci spesso durante la giornata: aggiungi, collega, sovrascrivi informazioni a seconda delle tue esigenze creative.
– Cerca di abituarti a considerare i limiti come una palestra di creatività: qualsiasi situazione presenti dei paletti, ti fornisce l’opportunità di trovare soluzioni creative a riguardo.
Un esempio?
Se avessi l’esigenza di allenarti, ma fossi impossibilitato a recarti in palestra, di sicuro ti ingegneresti a utilizzare come “pesi” oggetti che trovi in giro per la casa: bottiglie d’acqua, fermaporte, ecc.
– Un esercizio molto utile da fare il più spesso possibile è prendere strade diverse per giungere alle destinazioni che ci sono familiari.
Non hai idea di quanto un cambio di scenario possa favorire il processo creativo!
La Creatività è un’abilità innata?
Sì e no.
Nel senso che di sicuro qualcuno ne è provvisto nel proprio corredo genetico e nasce con una “marcia in più“, ma tutti gli altri hanno la possibilità di accrescerla e nutrirla, magari utilizzando gli spunti scritti sopra.
Uno dei più forti antagonisti della creatività, è la paura.
La paura di sbagliare, di non essere all’altezza di un compito o di una situazione, di essere inadeguati, e molti eccetera.
A questo proposito, concludiamo questo breve articolo dedicato alla Creatività con un estratto di uno splendido libro, scritto da una splendida penna:
“Big Magic” di Elizabeth Gilbert.
“Carissima Paura,
io e Creatività stiamo per intraprendere un viaggio insieme.
So che verrai con noi, perché lo fai sempre. Capisco che sei convinta di avere un ruolo importante nella mia vita, e che prendi il tuo lavoro seriamente.
Mi pare lampante che esso consista nel gettarmi nel panico ogni volta che mi appresto a fare qualcosa di interessante, e – se me lo consenti – sei davvero impareggiabile.
Quindi, per carità, continua pure a farlo, se senti che devi. Ma durante questo viaggio, anche io farò il mio lavoro, che consiste nel darci dentro e non perdere di vista l’obiettivo. E Creatività farà il suo, che consiste nello stimolarmi e ispirarmi.
Qui su questa macchina c’è tanto spazio per tutte, perciò mettiti comoda, ma non dimenticare che io e Creatività siamo le uniche a poter prendere decisioni. Riconosco e rispetto il fatto che fai parte di questa famiglia e non ti escluderò mai da nessuna attività, ma i tuoi suggerimenti verranno ignorati.
Ti è concesso un posto a sedere, e la possibilità di dire la tua, ma il tuo parere non è determinante.
Non hai il permesso di toccare le mappe, né di suggerire deviazioni o armeggiare con l’aria condizionata.
E neanche di toccare la radio, cocca.
Ma soprattutto, mia cara vecchia ben nota amica, ti è assolutamente proibito guidare.”
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E per ascoltare Gianluca Spadoni che parla di Creatività, basta cliccare e guardare questo video!
Buona Creatività a tutti!