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Gianluca Spadoni - network marketing

Networker e Startupper: la scuola di business che servirebbe a tutti.

Quando cominciai io, 25 anni fa, la parola “Start Up” non si conosceva ancora.
Si parlava piuttosto di aprire una Partita Iva, diventare imprenditore, affacciarsi per la prima volta al mondo dell’impresa.

Oggi invece è entrata con forza nel nostro linguaggio anche la parola “startupper”, a indicare qualcuno che si lancia ed esordisce con un progetto ambizioso, che avvia e inizia un’attività autonoma d’impresa.

Cosa hanno in comune lo startupper e il networker?

Beh, il network, per definizione, rappresenta un modo agevolato per diventare imprenditori e portare avanti il proprio progetto e le proprie passioni.
Il networker è uno startupper: chi apre il codice per la prima volta e inizia questa attività è una persona con un sogno, con un’azienda alle spalle e una strada davanti.

L’ho detto in più occasioni: non tutti con il Network diventano milionari, ma tutti diventano migliori, poiché grazie a questa attività impareranno a vendere e a vendersi, inoltre svilupperanno e faranno esperienza sul campo di tutte quelle Soft Skills (Problem Solving, Pensiero Critico, Creatività, Collaborazione, Negoziazione, Orientamento al Servizio, Flessibilità, Intelligenza Emotiva, Gestione delle Persone, Capacità di Giudizio e di  prendere Decisioni) così indispensabili nel mondo del lavoro di oggi.

In questo periodo così strano e incerto, in questo mercato semi-congelato per la recente emergenza sanitaria che ci ha coinvolti a livello globale, il mondo del lavoro sta vivendo un vero e proprio terremoto occupazionale.
Il Network Marketing, oltre a una vera e propria opportunità di carriera, rappresenta e ha a che fare anche con la speranza, perché rispetto alle attività tradizionali (un esempio su tutti: il settore della ristorazione) è meno soggetta a influenze esterne e appoggia le proprie fondamenta sull’impegno profuso da ognuno.

In Italia non esiste ancora una scuola dedicata agli startupper, l’unica scuola di impresa che esiste oggi è quella del Network.

Io sono stato e sono ancora uno startupper: ho cominciato 25 anni fa, ho svolto l’attività di Network a livello professionistico per 13 anni e grazie alla formazione ricevuta e all’esperienza sul campo di quegli anni, oggi ragiono ancora in termini di collaborazioni e auto imprenditività. 

Il mio sogno è quello di creare una cultura che veda il networker come un professionista nel mondo dell’impresa, non uno sprovveduto esaltato a cui è stato fatto credere che potrà vivere di rendita solo per aver inserito tre persone nel proprio circuito.
Un professionista in questo mondo (io lo chiamo “Guida”) è colui che è capace di ispirare e condurre con integrità i propri collaboratori, avendo come primo obiettivo il bene del gruppo e solo come conseguenza il proprio.

Ho creato anche una Community su Facebook, un gruppo che si chiama Networker Vincenti, in cui portiamo avanti la cultura del professionismo.
Raggiungici lì.

Ti aspetto,
Gianluca Spadoni

 

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